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Ventotto anni, una laurea per ereditare controvoglia la professione del padre, il protagonista di questo romanzo conduce un'esistenza fatta di giornate identiche e ripetitive. Ha un lavoro e uno stipendio sicuri. È fidanzato con una ragazza che gli garantisce stabilità emotiva e una soddisfacente routine sessuale. Ha abbandonato da tempo le giovanili velleità artistiche. Una vita normale in un'opulenta città della provincia che tuttavia sembra aver riempito lentamente il protagonista di frustrazioni e cupo malessere. E anche quando proverà a dare una svolta alla propria vita e a emanciparsi da tutto ciò che gli impedisce di diventare adulto (il rapporto fatto di conflitti e amore viscerale con un padre carismatico e dispotico e la stanca relazione con la fidanzata di sempre) il protagonista si troverà faccia a faccia con una realtà cinica e miserabile: l'Italia di questi anni. Ambientato in una Toscana lontana dallo stereotipo del "Chiantishire" da cartolina, pullulante invece di capannoni industriali, outlet, locali equivoci e ragazze dell'est che inseguono voracemente il benessere, "Il gregario" è un romanzo sul declino italiano ma anche una profonda riflessione sul devastante e struggente legame tra un padre e un figlio.